Genova del saper fare

Place

Magazzini dell'abbondanza, Genova

Client

Genova2004

Date
Category
Interaction design, Progetto di N!03
About This Project

La mostra si snoda attraverso dieci sale, ognuna delle quali dedicata a un particolare aspetto dell’identità di Genova. Come un racconto polifonico, in continua tensione tra passato, presente e futuro, il percorso della mostra intreccia immagini di repertorio storico con immagini del presente e l’ausilio di sofisticate tecnologie interattive. Il suggestivo allestimento unisce alla volontà di coinvolgere lo spettatore attraverso i sensi e le emozioni una attenta e precisa scelta del materiale iconografico presentato. Gli spazi della mostra sono ambienti avvolgenti in cui le videoproiezioni collocano lo spettatore al centro della rappresentazione.
Nella sala dedicata al porto di Genova, Un mare di navi, le immagini proiettate su quattro vele sospese nello spazio e una serie di grosse corde pendenti dal soffitto ricordano l’atmosfera di questo luogo: quando il visitatore si avvicina a toccare le corde le proiezioni si animano e raccontano episodi significativi della storia e delle attività portuali.
In Ferro e Acciaio, installazione sull’industria siderurgica, il bagliore accecante della fornace cattura lo sguardo del visitatore mentre un rumore sordo sembra essere imprigionato dietro la cortina delle immagini proiettate su tre grandi schermi: quando il visitatore si avvicina alle immagini un dispositivo libera improvvisamente il suono che riempie la stanza, suono e vibrazione divengono fisicamente tangibili.
Le ruote, le eliche e gli ingranaggi di Macchine raccontano la storia delle macchine costruite a Genova ed esportate ovunque nel mondo: le macchine per l’energia, il trasporto e la difesa sino ai sistemi elettronici e informatici contemporanei. Il moto delle eliche, attivate dal visitatore, cattura le immagini e diviene insolito supporto di proiezione.
In Verso una città postindustriale? infine uno sky-line della città prende forma su due grandi schermi. Al centro della stanza, agganciate a delle funi, delle torce servono a scavare metaforicamente nel passato di Genova: illuminando dettagli del paesaggio proiettato si rivelano scenari altrimenti invisibili. Un confronto serrato tra passato e presente che evidenzia trasformazioni recenti, nel paesaggio e nella società urbana del Ponente industriale genovese.
La sala dedicata al futuro, La città futura, è dominata da una grande struttura cilindrica praticabile all’interno. La videoproiezione sulle pareti di questa struttura mostra una gigantesca lavagna al cui centro è posto un cilindro sul quale sono visibili delle scritte luminose, quando lo spettatore sfiora una di esse un attore-presentatore appare sulla lavagna e accompagna il visitatore in un ideale riflessione su temi importanti per il futuro di Genova.